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Basilicata. Terreno fertile per menti e investimenti.

Situata tra il mar Tirreno e le coste ioniche, al centro di una delle aree economiche più vivaci del Sud Italia, la Basilicata ha vissuto negli anni 90 e all’inizio di questo secolo una fase di forte crescita economica, ricevendo in dote uno slancio non ancora esaurito e una visibilità internazionale mai raggiunta in precedenza. L’originale connubio tra le risorse storiche e naturali della Basilicata e le attività economiche avanzate e a forte contenuto di conoscenza emerse negli ultimi venti anni, forma oggi un importante patrimonio. Una base di imprese, talenti e competenze che guardano all’ambiente naturale e urbano come risorsa da salvaguardare e come opportunità su cui continuare ad investire.

 

Un ponte verso i talenti e gli investimenti

Il nuovo mosaico economico

Le persone: la risorsa più importante

Dentro una grande regione urbana

 

 

Un ponte verso i talenti e gli investimenti.
La Regione Basilicata svolge un ruolo attivo per stimolare gli investimenti privati nella regione, a partire dagli investimenti nei settori di punta e più promettenti. In queste aree confluiranno una parte rilevante dei fondi strutturali europei del programma 2007-2013.
Dopo aver ridotto il differenziale di reddito pro capite con la media europea, la Basilicata intende privilegiare, grazie anche a questa ultima tranche di fondi comunitari, i progetti con una forte componente di innovazione e ricerca. Facilitando il contributo dei privati e l’attrazione di investimenti nella regione dall’estero e dal resto dell’Italia.

L’investitore che si affaccia alla Basilicata può oggi verificare facilmente i punti di forza della base economica della regione, a partire dai cluster sempre più integrati tra loro, diversificati al loro interno e legati all’ossatura delle piccole e medie imprese del territorio.

 

Il nuovo mosaico economico.
Automotive e veicoli ecologici. Il grande stabilimento Fiat di Melfi, aperto all’inizio degli anni 90, rappresenta un centro avanzato dell’automotive, sempre più orientato verso l’auto ecologica e perno di un indotto di fornitori locali con migliaia di occupati.

Osservazione della terra. Tra Potenza e Matera, le due principali città della regione, si è formato un cluster sull’osservazione della terra, con al centro una rete di imprese, centri di ricerca e università, specializzato nel monitoraggio satellitare dell’ambiente, negli studi sismici e nell’attenuazione dei rischi legati alle calamità naturali.

Biotech verde ed Energie alternative. Tra i settori emergenti a forte contenuto di ricerca e innovazione spiccano oggi anche i centri di ricerca sulle biotecnologie verdi e sulle energie alternative nel metapontino e nella valle del Basento.

Agroalimentare. Rimane importante in Basilicata il sistema delle coltivazioni agricole e delle produzioni alimentari, sia nel metapontino, la parte meridionale della regione, sia nell’area settentrionale del Vulture, culla dell’Aglianico, un vino che ha acquisito fama internazionale anche grazie all’innovazione dei produttori.

Estrazione di gas e petrolio. Concentrati nella Val d’Agri si trovano i più grandi giacimenti fossili d’Europa. Grandi società petrolifere con in testa Eni, Total, Shell ed Exxon sono impegnate in programmi di estrazione che hanno ricadute sulla regione non solo in termini di royalties, ma anche in termini di ricerche e nuove attività di sviluppo volte a ridurre la stessa dipendenza dal petrolio.

Distretto del salotto. Anche il distretto del salotto, una realtà internazionale cresciuta tra la Basilicata e la Puglia, guarda oggi alla sostenibilità ambientale per progettare nuovi prodotti e contrastare in tal modo la crisi e la concorrenza globale. Anche in questo settore assumono sempre più importanza le attività, come il design, basate sulla conoscenza, sostenibilità e creatività.

Il patrimonio storico e culturale: una risorsa economica. I Sassi di Matera, patrimonio mondiale Unesco, rappresentano non solo un affascinante quartiere storico restituito alla vita quotidiana, ma anche una meta del turismo culturale internazionale e una scenografia di grande attrazione per l’industria cinematografica. E i tanti borghi della Basilicata sono, nelle parole del regista Francis Ford Coppola, il perno di un paesaggio che visto dal cielo ci mostra ancora ”la terra come doveva essere”. Un forte investimento pubblico è stato compiuto per realizzare il Parco Nazionale del Pollino, una delle maggior aree naturali protette in Europa e, dal 2009, sede di ArtePollino una della manifestazioni di arte contemporanea più originali del Continente.
Siamo convinti che anche questi investimenti servano per attirare aziende avanzate e costruire un’economia contemporanea in armonia con l’ambiente e la natura.

Nasce da questo mosaico la nuova base economica, il mix di attività da cui la Basilicata riparte. Grazie a questi risultati, la regione è oggi un terreno fertile per lo sviluppo e l’arrivo di nuovi investimenti e capitali. E, soprattutto, è un inimitabile habitat economico, urbano e naturale in grado di far crescere e accogliere la “risorsa” a cui tutti i territori e le imprese tengono di più: le persone, con il loro bagaglio di idee, competenze ed esperienze umane e professionali e con il loro desiderio di vivere in città e regioni a misura d’uomo.

 

Le persone. La risorsa più importante.
La qualità della forza lavoro della regione è alla base sia del successo e della tenuta dei settori manifatturieri, sia della crescita delle imprese a forte contenuto di ricerca e innovazione.
Lo sforzo per migliorare le competenze delle persone che studiano e lavorano in Basilicata, e la qualità dell’ambiente naturale e urbano in cui queste persone vivono, imparano e crescono è alla base delle politiche della Regione Basilicata.
La Basilicata punta infatti a migliorare la già elevata qualità delle sue risorse umane. Al tempo stesso chi investe trova un costo del lavoro che riflette il costo della vita più basso rispetto a molte altre regioni italiane ed europee.

 

Dentro una grande regione urbana.
Dal punto di vista geografico, l’economia regionale è strettamente integrata con quella pugliese e campana, in particolare con l’area metropolitana di Bari e con l’area di Foggia ad est e con l’entroterra campano e con l’area di Salerno sul versante tirrenico ad ovest.
Potenza e Matera, le principali città della regione in cui si concentra una vivace scena artistica, musicale e culturale, sono quindi al centro di un sistema urbano ed economico di rango europeo e tra i più dinamici del Sud Italia.
Chi si affaccia sul nostro territorio può rimanere sorpreso per le buone connessioni con i principali centri dell’Europa e del Mediterraneo nonostante la collocazione geografica periferica della regione. Da Matera in particolare è possibile raggiungere in 45 minuti l’aeroporto internazionale di Bari, uno degli scali italiani con il più alto tasso di crescita dei passeggeri e del numero di nuove rotte, sia verso il resto dell’Italia e il Nord Europa, sia verso il Nord Africa e il Medio Oriente.